Padova è l'emblema della divisione fra il mistico e il razionale, prendete ad esempio il fatto che in città convivano così serenamente la basilica di Sant'Antonio e l'università di Padova: entrambe eccellenze nel loro genere. Una dicotomia simile si verifica nella zona termale vicino la città, dove ci si contende da sempre -chiamiamolo così -il primato della salute. A Monteortone, nel comune di Abano Terme, per esempio, sono presenti sia i fanghi e le acque termali curative più famose della zona, sia la Madonna della Salute, che si dice non sia meno potente.

L'origine di questo luogo religioso, ancora meta di pellegrinaggi e grande devozione, è legata a un miracolo che sarebbe avvenuto nel lontano 1428. In pratica, il condottiero Pietro Falco era sopravvissuto a una battaglia ma riportava pesanti ferite, che non accennavano a rimarginarsi con le cure tradizionali. Allora ascoltò i consigli di medici e amici e si recò a Monteortone. Qui prese ad andare a pregare in un boschetto appartato in cui si trovava una piccola sorgente tiepida. Un giorno, durante una di queste preghiere, una nube luminosa avvolse il boschetto e gli si palesò la Vergine, la quale gli disse che lavandosi con le acque di quella fonte sarebbe guarito. Una volta in forma, Pietro doveva cercare sul fondo delle acque, dove avrebbe trovato un quadretto con la sua immagine. Il condottiero ubbidì ed effettivamente si riprese e trovò il quadro, inspiegabilmente non rovinato dall'acqua termale in cui si trovava immerso. Che si poteva fare dopo un avvenimento del genere? Innalzare una chiesa, che domande! Questa venne costruita fra il 1428 e il 1435, e poi affidata a una congregazione di frati agostiniani che viveva nel monastero vicino. Tutt'oggi la Madonna della Salute richiama numerosi fedeli, soprattutto in occasione del lunedì dell'Angelo, quando si celebra una processione alla quale partecipa anche il vescovo di Padova.